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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Scelta del cognome, nome cristiano e automatismi incostituzionali

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La scelta dei nomi per il battesimo sembra subbisca una prassi "canonicamente incostituzionale": se è vero che tutte le norme che impongono automaticamente il cognome del padre sono incostituzionali, non meno incostituzionale, dal punto di vista canonico, appare la prassi di dover imporre il nome di un Santo o di una Santa cristiani. Gli automatismi imposti, sono illegittimi: cognomi e nomi, se scelti per la dignità e l'identità della persona, non lo sono mai.   Sant'Emidio che battezza Sant'Olisia (Basilica dell'Incoronata, Napoli) Umberto Rosario Del Giudice     Incostituzionalità delle norme unilaterali di attribuzione del cognome La recente dichiarazione della Corte costituzionale circa l’illegittimità costituzionale di tutte le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre ai figli, conclude un dibattito lungo. Le ragioni del pronunciamento saranno depositate nelle prossime settimane, ma basta poco per comprendere che entramb

Prassi, assoluzione generale e percorsi di corresponsabilità ecclesiale? Una possibilità per il Codice

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La proposta di Michele Aramini e la riflessione di Andrea Grillo riaprono il dibattito sulla “terza forma” della Penitenza. Un rito di penitenza con assoluzione generale non sarebbe solo auspicabile per la prassi pastorale e per l’esercizio comune dell’ascesi ma anche una possibilità di concretizzare la struttura comunionale proposta dal Concilio e dal Codice.     Umberto Rosario Del Giudice In occasione delle misure restrittive, si è avuto modo di riflettere sulla terza forma del Rito della Penitenza, quella, cioè, che offre la possibilità di assoluzione generale senza atto di confessione individuale e auricolare. Gli interventi su La terza forma della penitenza: un dibattito sono stati ospitati sul Blog di Andrea Grillo: le riflessioni hanno offerto un excursus canonico , uno pastorale (di M. Gallo), uno sacramentale (A. Grillo) e uno più sociologico (I. De Sandre). La questione ritorna in questi giorni non solo come proposta pastorale ma anche come prassi penitenzi

Radici del Triduo e cristianesimo radicale

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  Il Triduo pasquale rimane la radice e il vertice di ogni identità cristiana. È la netta autoconsapevolezza ecclesiale di un mistero che coinvolge prima di tutto e prima di tutti, rendendo liberi di essere, per tutti, il prima e il dopo, l’origine e la fraternità, la destra del Padre che accoglie e l’amicizia donata. È l’evento radicale che distingue tradizioni e tradizione. Dal Messale. Tavola di Mimmo Paladino per il Giovedì Santo   Umberto Rosario Del Giudice   Questi giorni “odorano” di Pasqua. Già domenica scorsa (“Domenica delle Palme”) sui vari social campeggiavano “colombe bianche” e “ramoscelli di ulivo”… Il riferimento alla “pace” in bella opposizione a ogni opposizione bellica è stato naturale; anzi, sacrosanto. Ripensando a questa “Pasqua 2022”, i cui riti iniziano al tramonto del giovedì (quest’anno 14 aprile), non si può non pensare a quanto accade intorno a noi e, soprattutto, a quante voci, sedicenti cristiane, moltiplicano il giudizio sulla guerra. La radicali