Il (mio mezzo e buono) secolo breve
13 gennaio 1973, 13 gennaio 2023. Cinquant ’ anni di un ’ evoluzione in cammino. Carissimi, sono cinquanta compiuti. Il mio tempo passato mi potrebbe apparire più lungo del mio tempo futuro. Ma non mi curo del tempo che passa; non mi preoccupa. Provo piuttosto ad avere “cura di me”. Imparare e (re-)imparare dalla vita. Non che bisogna partire sempre da “0”: assolutamente no. Le esperienze ci modificano, ci modellano, ci identificano: siamo ciò che abbiamo fatto. Il nostro “principio” sono le nostre “azioni”, le nostre mani, i nostri piedi, i nostri occhi, le nostre orecchie. Ciò che abbiamo visto, udito, ciò che abbiamo camminato (si può dire?...) ci rendono quel che siamo. Ma molto dipende anche da come abbiamo udito, visto, camminato, toccato. Un avventore e uno chef non avranno la stessa reazione e non impareranno le stesse cose dalla stessa pizza! Siamo ciò che abbiamo vissuto e il modo in cui abbiamo vissute le esperienze e abbiamo voluto viverle. Da tutto questo impar