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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Il (mio mezzo e buono) secolo breve

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    13 gennaio 1973, 13 gennaio 2023. Cinquant ’ anni di un ’ evoluzione in cammino.   Carissimi, sono cinquanta compiuti. Il mio tempo passato mi potrebbe apparire più lungo del mio tempo futuro.  Ma non mi curo del tempo che passa; non mi preoccupa. Provo piuttosto ad avere “cura di me”. Imparare e (re-)imparare dalla vita.  Non che bisogna partire sempre da “0”: assolutamente no.  Le esperienze ci modificano, ci modellano, ci identificano: siamo ciò che abbiamo fatto. Il nostro “principio” sono le nostre “azioni”, le nostre mani, i nostri piedi, i nostri occhi, le nostre orecchie. Ciò che abbiamo visto, udito, ciò che abbiamo camminato (si può dire?...) ci rendono quel che siamo. Ma molto dipende anche da come abbiamo udito, visto, camminato, toccato. Un avventore e uno chef non avranno la stessa reazione e non impareranno le stesse cose dalla stessa pizza! Siamo ciò che abbiamo vissuto e il modo in cui abbiamo vissute le esperienze e abbiamo voluto viverle.  Da tutto questo impar

Il drago di Georg: dalla bocca più fumo che fuoco

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  Le “verità” di mons. Georg Gänswein rischiano di essere un grande doppio boomerang: da una parte rivela chiaramente il pensiero di papa Benedetto XVI, la sua mansuetudine e la sua bontà caratteriale forse ingenua; dall’altra, rivela se stesso, le sue paure, le sue nostalgie: limiti personali che raccontano di un uomo disposto a tutto per “fare verità” dal sapore però del fare vendetta. Il suo racconto rimane fumo: niente che non fosse già trapelato. Apprezzabili rimangono solo alcune ricostruzioni che gettano luce sulle chiare preoccupazioni di papa Francesco e su alcune ingenuità di Benedetto XVI, sant'uomo nell'attenzione e nella devozione.    [S temma di mons. Gänswein (2012-2017) che riprende (a sinistra) lo stemma di papa Benedetto XVI (prerogativa del Prefetto della Casa pontificia)] Umberto Rosario Del Giudice   È appena uscito il libro di mons. Gänswein, Nient’altro che la verità. La mia vita al fianco di Benedetto XVI (edizioni Piemme). Ad una veloce lettu

Scegliere tra Maria di Nazareth e Ponzio Pilato

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  “ Natus ex Maria Virgine; passus sub Pontio Pilato ”. Nelle primissime testimonianze cristiane extrabibliche, Maria è presentata in contrasto con un'altra figura: Ponzio Pilato. Due figure, due atteggiamenti totalmente opposti. Due modi di fare storia.   Giotto, La Natività di Gesù, Cappella degli Scrovegni Umberto Rosario Del Giudice   La Solennità di oggi ci aiuta a riconsiderare la figura di Maria di Nazareth nella sua qualità di “Madre di Dio”. Le sobrie testimonianze bibliche su Maria lasciano spazio di interpretazione per accogliere questa figura centrale del cristianesimo tra invocazione (atteggiamento più cattolico-ortodosso) ed evocazione (atteggiamento più protestante). Ma non c’è dubbio che già dai primi anni del II sec. per tutti i cristiani Maria ha un ruolo determinante rispetto alla vita di Cristo e dei suoi discepoli. Nel II sec., infatti, la menzione del “concepimento verginale” di Gesù, figlio di Maria, entra nelle confessioni di fede e non ne usci