23 maggio: tra stragi e Pentecoste
A margine di questo 23 maggio, quasi in fine mese, tra notizie tristi e invocazioni pentecostali: che la tristezza sia un’ energia da non perdere in cui riconosciamo, invochiamo e attendiamo, nonostante tutto, l’ azione del “ Dio-in-quanto-dono ” che è ora dono di vita nuova e possibile. Allora, “ maggio se ne va, avanza ‘o pede ”. Umberto R. Del Giudice In questo 23 maggio si condensano molti avvenimenti, alcuni dei quali hanno del “miracoloso” altri sono tragici. Continua la guerra tra palestinesi e israeliani, i chierici della provincia dello Xinxiang sono messi tutti agli arresti dalle autorità cinesi, un’intera popolazione fugge per l’eruzione di un vulcano per l’imminente possibile esplosione, in Myanmar la tensione è sempre più alta, mentre in Italia facciamo memoria della strage di Capaci a causa della quale persero la vita alcuni uomini della scorta e la moglie dello stesso magistrato scortato, Giovanni Falcone. Il 19 luglio poi verranno uccisi anche Paolo Borsellino