Gli uomini della sua benevolenza
I miei più sinceri auguri Δόξα ἐν ὑψίστοις θεῷ καὶ ἐπὶ γῆς εἰρήνη ἐν ἀνθρώποις εὐδοκίας. Questo versetto (Lc 2,14) l’abbiamo tradotto così: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» È la lode che il vangelo secondo Luca narra essere l’acclamazione degli “angeli” (οἱ ἄγγελοι). È noto che questo versetto si potrebbe scomporre per coppia gloria pace a Dio agli uomini nell’alto dei cieli in terra È un’acclamazione, ovvero un’affermazione, e il verbo sottinteso non è un congiuntivo (ottativo in greco) ma un presente (indicativo in greco) assertivo (non sia ma è ). Non si tratta di un augurio ma di un’asserzione. Per i cristiani la salvezza è entrata nella storia sebbene sia ricordato nel suo momento iniziale (la nascita) che rimanda tuttavia ai segni della Pasqua cruenta (i panni con cui si adagia il bambino nella mangiatoia rimandano alle bende in cui è