“Alterum excludit, alterum redintegrat”. Il caso
Donna convivente chiede sacramenti. I “chierici” della parrocchia le rispondono che “è illegittima” e non può accostarsi neanche alla penitenza. Umberto Rosario Del Giudice Il caso Vengo a sapere di un caso molto particolare. Lo espongo brevemente per poi tirare alcune conclusioni. Ida (nome di fantasia) è convivente da anni. Col suo compagno, col quale ha un figlio di dieci anni, vive con profondità e lealtà. Tre anni fa decide di avvicinarsi ai sacramenti e di chiedere la preparazione per la cresima e frequentare il (per-)corso prematrimoniale. Finiti entrambi i percorsi, per varie contingenze, non convola più a nozze e rimanda anche la cresima. Ida ora ha una piccola aspirazione: accompagnare come madrina la piccola nipote al battesimo. Decide così di riprendere il cammino di fede interrotto. Per capire il da farsi, manifesta le sue intenzioni al diacono della stessa parrocchia dove tre anni prima aveva compiuto il cammino. Il diacono, prima, e