Post

Critica della dottrina canonizzata dei falsi maestri (che dimenticano di salvare l'esperienza genuina)

Immagine
  Alcuni discorsi ufficiali riducono l’esperienza del giovane Carlo Acutis a modello di devozione eucaristica, dimenticando la singolarità della percezione e dell’esperienza, e, tradendola, la riportano a modelli di devozione eucaristica contestualizzati alimentando così la disinformazione, la diseducazione e la confusione. Un cattivo servizio al mistero eucaristico e alle giovani generazioni.     Umberto Rosario Del Giudice   Il dibattito La prossima canonizzazione del giovane Carlo Acutis (qui i tratti su Dicastero delle cause dei Santi ) ha suscitato un dibattito circa la “sua” devozione all’Eucaristia e alla presenza eucaristica. In modo lineare, Andrea Grillo ha ricordato che non vanno confusi due piani: quello personale e quello dottrinale. Un conto è considerare lo slancio devoto di un giovanissimo e la sua percezione del mistero eucaristico, un altro è ridurre e ricondurre quella percezione a dottrina. A tal riguardo, credo che vada innanzitu...

"Chi ama non dimentica". Controllare o immergersi nei riti?

Immagine
  Custodire la tradizione non significa ridurre a funzione i riti: i riti non si controllano, si tutelano perché siano il "centro di ogni azione" e la fonte di "ogni pensiero". I moralismi, i progetti pastorali, i dogmatismi, le dottrine possono chiudere i riti in funzioni riducendo al fede a "pensiero razionalizzato". Ma la fede questo non lo permette... Umberto Rosario Del Giudice Il “mio” contesto immediato   Nell’occasione del terzo scudetto del Napoli, come già ho scritto qui , la tifoseria napoletana (non solo a Napoli) organizzò feste, striscioni, coreografie multiple, e aveva il tempo per farlo. Col quarto scudetto, a Napoli si è vissuta la tensione quasi immediata tra quello che è reale e quello che è vero: per ore la tifoseria napoletana (che possiamo tradurre anche con “tutta la città”) si è vista come in “tensione” per ciò che “sarebbe potuto accadere”. Una tensione “escatologica”, che, cioè, era nostalgia di un futuro imminente e possibile...

Fare teologia oggi: elementi di dibattito a partire dalle riflessioni di Andrea Grillo

Immagine
Fare teologia è un compito e un dono. All'inizio di questo secolo il compito della teologia appare delicato: ridire, ripensare, riformulare. Non si tratta solo di dire cose vecchie con nuove parole ma aprire percorsi nuovi perché la saggezza antica risplenda nella fede della Chiesa di oggi. Andrea Grillo è uno dei teologi più fecondi nel tracciare la strada alla teologia contemporanea. Il cammino è un dono che si fa compito anche e oltre i nostri contesti culturali (europei e occidentali). Un cammino non lineare?   Umberto Rosario Del Giudice   Fare teologia oggi: sull’invito di Grillo In questi giorni è stato pubblicato su YouTube sul canale dell’ Instituto Humanitas Unisinos , un bell’intervento di Andrea Grillo che ha offerto alcuni elementi fondamentali utili alla riflessione teologica contemporanea. Alcune note intuizioni e riflessioni di Grillo mi hanno sempre accompagnato in questi anni che mi hanno visto passare lentamente da essere un suo studente a occupar...

Morto un papa se ne fa un altro?

Immagine
  È morto papa Francesco. Molti lo ricorderanno. Ma davvero un papa è facilmente “sostituibile”? e chi fa il papa?   Umberto R. Del Giudice   Molti ricorderanno papa Francesco. Personalmente ricorderò il giorno della sua elezione (per un motivo fortuito mi trovavo in Curia romana, sebbene fosse chiusa al pubblico). Ricorderò, come molti, il suo primo saluto ma anche la svolta data alla Curia e alle pratiche ecclesiali. Ricorderò anche le battute scambiate con lui. Ad una mia domanda secca fu visibilmente dispiaciuto per la mancata presa di posizione della Chiesa. Poi risolse con un sorriso e una battuta. Ci capimmo: non c’era bisogno di altro…   Ho anche ricordi vividi dei papi precedenti: Giovanni Paolo II e Ratzinger, per motivi e circostanze differenti. Ma, i romani lo sanno, la Chiesa vive di praticità: “morto un papa se ne fa un altro”, che non è un modo di dire alla pari del “è morto il re, viva il re…”. La frase dei cittadini dello Stato pont...

Ambiguità del rito e ambiguità nel rito

Immagine
Nell’Ottavo giorno i cristiani celebrano la Pasqua del Signore e ogni Domenica “fanno memoria” della sua morte e resurrezione. Ridurre tutta la Pasqua a una sola Domenica può risultare ambiguo, per la teologia e per la prassi.   Umberto R. Del Giudice   Com’è noto, una volta l’anno i cristiani celebrano l’opera salvifica del Signore in modo particolare con i riti pasquali propri del Triduo e dell’Ottava. Andrea Grillo , tra altri, più volte ha richiamato alla necessità di ricondurre la comprensione della stessa Pasqua annuale alla considerazione del Triduo come la scansione in vari momenti di un unico grande evento (che si prolungherà nella Ottava di Pasqua).   Preme però aggiungere, tra auguri e sticker digitali, che la Pasqua è, di fatto, celebrata ogni Domenica. Anzi, è proprio questo giorno, il giorno del Signore ( dies dominicus , appunto) ad essere centrale in tutto l’anno liturgico. Vale la pena richiamare i passaggi con cui la Costituzione Sacrosanct...

Se regge la duplice natura del potere ecclesiastico: potestà dominativa o carisma battesimale?

Immagine
    La nomina di sr Simona Brambilla ha rilanciato il dibattito sull’essenza della potestà nella Chiesa: come (ri-)pensare la potestas ?   Umberto Rosario Del Giudice   Il 6 gennaio scorso, è stata pubblicata la nomina a Prefetto di Suor Simona Brambilla già Segretario del medesimo Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. La nomina ha suscitato varie reazioni e ha amplificato l’attenzione su alcuni elementi. La sintesi circa le varie questioni aperte è offerta sul blog di Andrea Grillo il quale, per ora, appare tra i pochi che tematizzano le argomentazioni dei profili giuridici anche sotto il profilo sistematico-teologico (rimando anche agli approcci di Severino Dianich e Serena Noceti). La notizia che colpisce la “vulgata” è che una “donna” sia a capo di un Dicastero. Tuttavia, questa “news” rimanda a ben altre questioni le quali, se analizzate, rendono opaca la novità della notizia. Provo a sintetizzare alcuni rimandi. ...

Parole omiletiche tra rito e narrazione infelice; anzi, dannosa

Immagine
  L’omelia non è solo un’arte: è un’azione rituale, un percorso mistagogico che immerge nell’azione salvifica di Dio che si concretizza nella storia della comunità. Se i racconti religiosi di per sé possono essere “equivoci” e, a tratti, “ambigui”, non può essere più consentita una narrazione omiletica che rimanda ad un’immagine di Dio fasulla, dannosa, diabolica.     Umberto Rosario Del Giudice   Un’omelia dannosa In “una” diocesi italiana si è tenuto un rito funebre per la morte di una donna che ha affrontato ben tre tumori diversi. Dopo un periodo di lotta estrema, il corpo della donna ha ceduto. La salutano marito, figli, amiche, amici. Da tutta Italia, più di quattrocento persone giungono in un paesino dell’entroterra per essere presenti al rito funebre. Un’accorata folla che dimostra quanto questa donna si sia resa àncora, amica, sostegno, sia per familiari e amici, quanto per molte persone che, pur conoscendola per poco, l’hanno tanto stimata e...