Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

La gentilezza di Dio e la Shoah: una lezione alla teologia

Immagine
      La Giornata della Memoria è occasione di riflessione a tutto campo. I diritti umani non solo vanno difesi, vanno ricompresi per la loro qualità teologica anche all’interno della comunità cristiana. La categoria della “gentilezza” può essere considerata come virtù ma anche come qualità teologica attraverso la quale riscoprire i principi fondamentali del vivere nella società e nella Chiesa cattolica.  Se la "gentilezza" è compresa come "appartenere ad una famiglia", riscopriamo Dio dentro la storia e nelle esperienze drammatiche e riscopriamo noi responsabili delle esperienze di Dio e degli uomini     Umberto Rosario Del Giudice   Nella Giornata della memoria istituita nel 2000 , vale la pena richiamare l’attenzione non solo su quanto è accaduto ma anche al modo in cui la Chiesa cattolica abbia risposto e risponde alla tragedia che ha visto coinvolti milioni di ebrei e non solo (un numero elevatissimo secondo una stima del Museo della Shoah di Wash

Cittadinanza politica e appartenenza religiosa

Immagine
    A margine della bella lettera aperta alla “Cara Costituzione” di mons. Zuppi Umberto Rosario Del Giudice    Pochi giorni fa è stata pubblicata la simbolica lettera aperta che il Card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, ha scritto alla “Cara Costituzione” italiana. Questo chiaro richiamo ai principi fondamentali del nostro vivere mi aiuta a riflettere su alcune circostanze che vorrei qui condividere. a.        La sensibilità democratica tra dopoguerra e pandemia b.       Il Prelato e la Carta costituzionale   La sensibilità democratica tra dopoguerra e pandemia I miei genitori sono nati pochi anni prima della Carta costituzionale che fu promulgata 27 dicembre 1947 . Potrei dire che sono figlio anche di quella Carta. Purtroppo, quando ero piccolo, tra anni ’70 e anni ’80, si respirava una fortissima contrapposizione tra le varie forze politiche che pure, pochi decenni prima, dettero vita a quella Carta. Una contrapposizione sfociata anche in condotte violente da parte degli

Carismi riconosciuti e Chiesa riconoscibile

Immagine
    La teologia dei ministeri ha prodotto fiumi di inchiostro, prima e dopo il Concilio. La cancellazione di sole tre parole dal Codice di Diritto canonico in riferimento ai ministeri istituiti del Lettorato e dell’Accolitato produrrà ulteriore autoconsapevolezza ma non cambia la dottrina anche se aiuta la Chiesa ad autocomprendersi. Resta solo il primo e forse impercettibile passo verso una ministerialità che finalmente riconosca le differenze e le alterità al di là della sola funzionalità dei ministeri istituiti e dell’identità realistico-sacramentale dei ministeri ordinati.   Umberto R. Del Giudice   Una modifica attesa e una modifica sospesa Datata 10 gennaio 2021, è stata pubblicata la settima delle modifiche (tematiche), quattro delle quali ad opera di papa Francesco, al Codice di Diritto Canonico (CIC) del 1983 [i] . La modifica è stata apportata, come consueto, con un motu proprio , dal titolo “ Spiritus Domini ”. Il canone modificato è il 230 §1 CIC e riguarda la nuova possi